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La candida è un fungo (più precisamente un lievito) presente normalmente in piccole quantità nella nostra vagina. Numerose sono le specie di candida vaginale, ma quella rappresentativa della flora batterica è in genere l'Albicans. Finché resta in equilibrio con il resto della flora batterica la candida è innocua. Quando questo equilibrio si altera subentra MICOSI DA CANDIDA, caratterizzata da perdite ricottose, bruciore intimo (ossia vulvare e vaginale), prurito intimo (vulvare e vaginale), eritema (mucose rosse e infiammate).

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Cistite.info ha messo appunto uno Schema di cura specifico per aiutarti a combattere e prevenire la Candida vaginale.

L’estate rappresenta un perido a rischio per l'insorgenza di questo tipo di micosi in quanto favorisce un habitat ideale per la candida:, che per sopravvivere ha bisogno di un ambiente umido, caldo, povero di fermenti lattici (che ne possano contrastare lo sviluppo) e ricco di zuccheri, fosfati, ferro e nitrati di cui si nutre.

 

 

Di seguito troverai una lista di consigli per prevenire la candida estiva. Se nonostante ciò la candida dovesse presentarsi, per curarla basterà seguire il nostro Protocollo Miriam.

Clicca qui per ricevere via mail lo schema del protocollo Miriamschema protocollo miriam

 

Prima di iniziare a curare la candida assicurati che questi sintomi siano realmente dovuti ad una micosi e non ad altre patologie dalla sintomatologia simile (vulvodinia, contrattura pelvica, neuropatia pelvica).

Ecco una lista di fattori scatenanti sui quali puoi lavorare per ridurre il rischio che si presenti un episodio di candida.

 

Caldo e sudore

Le calde temperature estive aumentano la nostra sudorazione mantenendo costantemente umida la nostra cute genitale e le mucose più esterne. Il sudore inoltre è ricco di elementi necessari alla candida ed essendo molto acido irrita i fragili tessuti vulvo/vaginali. Un tessuto irritato ha meno capacità di difendersi.

Consiglio: evita indumenti intimi sintetici che aumentano la sudorazione, macerano la cute, impediscono la traspirazione della pelle ed il passaggio di aria. Applica un sottile strato di crema lenitiva sui genitali esterni (vitamina E spray, olio Vea, pantenolo, olio di mandorle, olio di cocco, ecc.).

 

Cloro e salsedine

Il cloro della piscina o l’alta concentrazione di sale nell’acqua di mare contribuiscono ad irritare ulteriormente le mucose genitali.

Consiglio: appena esci dall’acqua (mare o piscina) o subito dopo lo sport, sciacqua (con sola acqua) i genitali per eliminare cloro, sabbia, salsedine e sudore e asciugati bene. Crea una barriera tra sudore/cloro/salsedine e le mucose vulvari applicando un sottilissimo strato di crema lenitiva piuttosto densa (allantoina, pasta di zinco, ecc) prima del bagno e prima di fare sport.

Approfondimento: Come proteggere le mucose vulvari

 

Costume sintetico bagnato

Il costume sintetico bagnato mantiene la zona costantemente umida e in contatto con cloro o sale. L'umidità è l'ambiente ideale per i funghi, mentre il tessuto sintetico è irritante per le mucose vulvari. Umidità e irritazione, di conseguenza, favoriscono l'insorgenza di micosi.

Consiglio: utilizza costumi da bagno in cotone o con tassello in cotone. Cambia il costume appena esci dall'acqua.

 

Doccia e bidet

A causa della sabbia, del sudore, del sale e del cloro, in estate si tende ad effettuare frequenti bidet e docce. I detergenti intimi, oltre ad asportare meccanicamente la normale flora batterica difensiva, provocano sensibilizzazione, reazioni allergiche e irritazioni, favorendo recidive da candida e sovrainfezioni da altri microrganismi. Shampoo e bagnoschiuma sono altrettanto irritanti per le mucose genitali.

Consiglio: abolisci i detergenti intimi sostituendoli con sola acqua. Evita il contatto genitale con shampoo e bagnoschiuma. Lava col detergente solo la zona perianale dopo la defecazione con un detergente delicato antibatterico.

 

Alimentazione

Solitamente quando si è in vacanza si sta meno attenti all'alimentazione e ci si concede molte eccezioni ad un sano regime alimentare. Ciò comporta un'alterazione della regolarità intestinale (con le conseguenze che vedremo in seguito) ed una predisposizione maggiore all'infiammazione dei nostri tessuti.

Consiglio: cerca di assumere molta frutta e verdura, di limitare i cibi industriali o precotti e di limitare al massimo zuccheri e carboidrati raffinati o ad alto indice glicemico (che favoriscono l'infiammazione).

Approfondimento: La dieta anticandida

 

Stitichezza e diarrea

In estate (soprattutto in vacanza in paesi con regimi alimentari diversi da quelli consueti) si tende a variare le proprie abitudini alimentari. Questo fattore, unito alla vita più sedentaria in vacanza e alla perdita di liquidi possono causare stitichezza o diarrea e quindi squilibrio della flora batterica benefica. Più diminuiscono i lattobacilli e più possibilità avrà la candida di riprodursi incontrastata. In caso di stipsi le feci dure e grosse comprimono il nervo pudendo (che decorre parallelamente al retto) alterando le sensazioni provenienti dall'apparato uro-genitale e dando gli stessi sintomi di una candida.

Consiglio: cerca di mantenere l'intestino regolare mangiando molta frutta e verdura, bevendo almeno 2 litri al giorno, muovendoti molto e seguendo i consigli di chi ci è già passato. Previeni la "diarrea da viaggiatore" assumendo fermenti lattici prima di partire (Nutriflor, X-flor, Flormidabil, ecc).

Approfondimento: Schema riassuntivo sulla stipsi (dal forum)

 

Viaggi

Il viaggio (in aereo, in macchina, in treno, ecc) rappresenta sempre un fattore scatenante, infatti la posizione seduta prolungata per ore schiaccia il nervo pudendo e lo irrita. Il nervo pudendo gestisce i messaggi provenienti dalle zone uro-genitali e quando è irritato altera le sensazioni percepite in questi distretti e aumenta  bruciore e prurito genitale anche in assenza di infezioni o irritazioni delle mucose.

Consiglio: in viaggio alzati e muoviti ad intervalli regolari se ne hai la possibilità (nave, aereo, treno), oppure utilizza un cuscino a ciambella in modo da evitare il continuo schiacciamento del sacro.

 

Disidratazione

Il caldo ci fa sudare molto di più. Se sudi arrivano meno liquidi in vescica, le urine si concentrano diventando più irritanti per le mucose genitali.

Consiglio: bevi tantissimo in modo da diluire le urine. Urinare sotto il getto dell'acqua nel bidet può aiutarti a sentire l'urina meno irritante.

 

Perdita di sali minerali

Oltre ai liquidi, sudando perdiamo tanti sali minerali e vitamine (magnesio, potassio, sodio, ecc) indispensabili per il buon funzionamento del sistema nervoso e muscolare.  Senza minerali muscoli e nervi possono manifestare contratture, parestesie locali e vere e proprie neuropatie pelviche.

Consiglio: assumi molta frutta e verdura (ricche di sali minerali e vitamine). Se necessario aiutati con integratori specifici, che ti tutelano anche dal punto di vista urologico (Regobasic, Basentabs, Basenpulver, Vitamina D, Vitamina B, ecc).

 

Contrattura muscolare

Gli sbalzi di temperatura (dal caldo esterno agli ambienti con aria condizionata, oppure dal caldo della spiaggia all'acqua del mare) la muscolatura pelvica si contrae e schiaccia tutte le strutture che passano attraverso il pavimento pelvico: vasi sanguigni, nervi, vescica, utero, retto, ecc. Questo schiacciamento comporterà sofferenza dei tessuti genitali e sintomi simili ad una micosi da candida. 

Consiglio:  evita gli sbalzi di temperatura netti e improvvisi.  una contrattura persistente. Se prevedi un viaggio in macchina o di permanere in un ambiente con aria condizionata utilizza uno scaldino o una pancierina di lana per tenere al caldo la zona più sensibile.
Assumi magnesio citrato per mantenere rilassata la muscolatura. Utilissimi anche gli esercizi per rilassare il pavimento pelvico e gli automassaggi vaginali.

Approfondimento: Esercizi di rilassamento pelvico e Automassaggi vaginali

 

 Cistite

L'alterazione dell'equilibrio vaginale responsabile della candida può provocare anche cistiti batteriche. L'estate infatti rappresenta un fattore di rischio anche per le infezioni urinarie.

Approfondimento: Fattori scatenanti della cistite estiva

Consiglio: per prevenirle e per trattarle in maniera naturale la cistite puoi assumere D-mannosio e seguire le indicazioni del nostro schema di trattamento.

Assunzione Mannosio SchemaClicca qui per ricevere via mail lo schema riassuntivo di assunzione del D-mannosio

 

Donna cura la candida in modo naturale

Sconfiggere l'infezione da candida è molto difficile in quanto le sue pseudoife (i filamenti) raggiungono gli strati più profondi dei tessuti invasi ed anche rimuovendo il piano superficiale di questi funghi, resteranno sempre le radici sottostanti. Per questo le terapie antimicotiche chimiche tradizionali spesso riescono solamente a tamponare il problema sviluppando continue recidive e nuove resistenze verso gli antimicotici esattamente come i batteri verso gli antibiotici.

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Cistite.info ha messo appunto uno Schema di cura specifico per aiutarti a combattere e prevenire la Candida vaginale.

La terapia antimicotica ideale dovrebbe limitare i farmaci chimici di sintesi (orali e locali) ai soli casi più gravi preferendo per le classiche infezioni vaginali le cure alternative naturali, dai ridotti effetti collaterali, ma con efficacia equiparabile.

Nella letteratura non ufficiale si può trovare una lista infinita di sostanze e rimedi naturali utili a debellare la candida. Tuttavia, poiché le infezioni da candida sono sempre dovute a carenza di lattobacilli, alterazione del ph e fragilità delle mucose, è fondamentale che una cura antimicotica efficace non punti solo a sconfiggere la candida, ma anche a ripristinare le difese locali poichè senza tale recupero nessuna terapia antimicotica sortirà mai effetti duraturi.

Oltre a combattere il patogeno quindi è fondamentale ripristinare le difese genitali, seguire una dieta idonea e modificare le abitudini comportamentali.

Ma come districarsi tra le tante proposte? A questo proposito ci viene in soccorso il Protocollo Miriam, un protocollo alternativo alle terapie antimicotiche chimiche tradizionali (spesso non risolutive) messo a punto dalla nostra associazione sulla base dell'esperienza, positiva e negativa, riportata da migliaia di donne passate nel nostro forum negli ultimi 8 anni.

Ricevi gratis il protocollo Miriamschema protocollo miriam

 

Poiché la candida è presente nelle nostre normali secrezioni, l'nfezione da candida non è una malattia sessualmente trasmissibile, ma si sviluppa quando le nostre difese locali diminuiscono. Per questo motivo riteniamo che abbia poco senso il trattamento del partner.

Di seguito sono riportati i rimedi naturali contro la candida più comuni, le loro azioni benefiche ed i loro effetti collaterali.

 

Lattoferrina

 

E' una glicoproteina contenuta in elevate quantità nel latte materno (ancora di più nel colostro), nel latte bovino ed in quantità minori nella bile, nella saliva e nelle lacrime.

La lattoferrina è in grado di catturare il ferro al suo interno sottraendolo alla candida e agli altri batteri patogeni, che senza ferro (di cui hanno assoluto bisogno per vivere) soccombono. Il ferro legato alla lattoferrina viene meglio assorbito dalle pareti intestinali rimediando al contempo anche alle carenze di ferro (per esempio in gravidanza).

L'assenza di ferro penalizza i patogeni e favorisce i lattobacilli regolarizzando la flora intestinale e la flora vaginale.

Inoltre la lattoferrina ha attività antinfiammatoria e regolatrice del sistema immunitario.

Uno studio inglese ha dimostrato che l'apolattoferrina (uno specifico tipo di lattoferrina) è molto più efficace della semplice lattoferrina.

 

Calendula

La Calendula officinalis (o Calendola) è una pianta da giardino molto comune, che cresce nel Nord America ed in Europa.
La Calendula viene utilizza, sia a livello della cute, che a livello delle mucose, per trattare infiammazioni, ferite, ulcere, ustioni, eritemi solari, eczemi, emorroidi, proctiti ed acne. Possiede infatti proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti, antimicotiche (Candida albicans e neurospora), antibatteriche (Bacillus subtilis, Escherichia coli, Staphilococco. aureus, Pseudomonas aeruginosa) ed antivirali (HIV). Regolarizza il ciclo mestruale riducendo i dolori mestruali, l’oligomenorrea e le alterazioni del ciclo.
Grazie alla presenza di composti polisaccaridici la calendula sembra possedere attività immunostimolante ed antitumorale.

 

Olio di cocco

L’olio di cocco ha dimostrato efficacia comparabile ai comuni antimicotici di sintesi utilizzati contro la candida, contro lo streptococco, lo staphilococco, l’enterococco, la Klebsiella.
Ha inoltre dimostrato di ostacolare la produzione di biofilm batterici.
L’acido laurico contenuto nell’olio di cocco ha dimostrato efficacia pari a quella antibiotica nei confronti dell’acne vulgaris, combattendo i batteri responsabili e l’infiammazione cutanea.
L’olio di cocco infine è in grado di ridurre il processo infiammatorio.

 

Lapacho

Il Lapacho (tabebuia avellanedae) stimola il sistema immunitario attivando i macrofagi, riduce i danni provocati dall'utilizzo degli antibiotici (locali e sistemici), ha azione purificante e disintossicante che migliora il trofismo delle mucose.
Contenendo anche quercetina (un bioflavonoide con elevata azione antinfiammatoria ed antiistaminica), contrasta la tendenza a sviluppare allergie ed intolleranze locali e sistemiche. Alcuni componenti del Lapacho hanno dimostrato attività antimicrobica verso Staphilococcus, Enterococcus, trypanosoma, dermatofiti, cryptococco e candida resistente al fluconazolo. Il Lapachone contenuto nella tabebuia ha dimostrato proprietà antinfiammatorie a livello nervoso riducendo anche il dolore neuropatico.

 

Acetilcisteina

L’Acetilcisteina inibisce la produzione di biofilm da parte di agenti patogeni. Il biofilm avvolge il batterio fornendogli una potente corazza impenetrabile sia dagli elementi del nostro sistema immunitario, sia da numerosi antibiotici. I batteri pertanto restano attaccati alle mucose genitali protetti dal loro scudo e in questa condizione sono in grado di restare silenti per poi riattivarsi dietro lo stimolo di fattori scatenanti causando la reinfezione. All’interno del biofilm i batteri proliferano indisturbati, creando un serbatoio di cellule dormienti (persister cells) che fungeranno da inoculo persistente, provocando cronicizzazione.
L’acetilcisteina ha effetto disgregante sui biofilm. Ciò rende i batteri più deboli non solo verso gli antibiotici, ma anche verso le nostre stesse difese immunitarie, che saranno in grado di affrontare l'infezione con maggiori probabilità di successo.
L’acetilcisteina inoltre ha azione antiossidante, antinfiammatoria, immunostimolante.

 

Fermenti lattici

I fermenti lattici (lattobacilli) sono batteri benefici che tengono a bada i microrganismi in grado di sviluppare infezione. Sono presenti sia in vagina che nell'intestino. La candida è quasi sempre associata ad una diminuzione di lattobacilli vaginali.

Si eviterebbero numerosissime infezioni da candida se si somministrassero lattobacilli orali e locali ogni volta che una donna viene sottoposta a terapia antibiotica, ad ogni donna in trattamento con estrogeni e/o progesterone, ad ogni donna gravida, ad ogni donna in menopausa, ad ogni donna affetta da vulvodinia o da dermatosi, o dopo/durante una malattia debilitante.

La somministrazione vaginale di Lattobacillus infatti si è dimostrata utile nel ridurre del 30/40% l'adesione della candida alle pareti vaginali. Anche la somministrazione di semplice yogurt contenente Lattobacillus acidophylus vivo riduce sensibilmente la vaginite da candida. Nello specifico i lattobacilli più efficaci contro la candida albicans si sono rivelati il Lattobacillus brevis ATCC 4006 (52,8% di riduzione di adesione della candida a cellule da laboratorio rispetto alle stesse cellule senza Lattobacilli) e Lattobacillus crispatus ATCC 33197 (57,5% di adesione in meno).

I Bifidobatteri sono in grado di contrastare la candida albicans e glabrata.

Nella scelta di fermenti per uso orale è preferibile orientarsi su prodotti contenenti Lattobacillus acidophilus DDS1,  Saccharomices boulardii e lattoferrina (X-Flor). Per applicazioni vaginali si possono utilizzare prodotti a base di Lattobacillus (prova Agena Blocagin).

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Saccharomyces boulardii

Il saccharomices boulardii è un lievito come la candida. Essendo simile alla candida resiste agli antibiotici, stimola le difese immunitarie aumentando la produzione di anticorpi e contrasta la proliferazione di Candida albicans, Candida krusei e Candida pseudotropicalis entrando in competizione con esse.

 

Yogurt

Lo yogurt ha il duplice effetto di acidificare l'ambiente vaginale ed apportare lattobacilli. E' estremamente prezioso non solo a livello intestinale assunto per bocca, ma anche a livello vaginale inserito tramite siringa o applicatore. E' preferibile uno yogurt con Lattobacillus acidophylus (meglio ancora se DDS1). L'applicazione vaginale andrebbe effettuata prima di andare a dormire in modo tale che la posizione orizzontale assunta durante la notte non faccia fuoriuscire lo yogurt, che resterà in sede più a lungo.

Leggi nel forum le nostre esperienze con lo yogurt applicato in vagina.

Ieri sono stata da (Dr Pesce, Roma. nda) La vaginite da candida invece sta migliorando con il solo yogurt, le perdite sono nettamente diminuite. Ora vedo di proseguire la cura ancora per un pò e poi faccio il tampone... il dott ha detto che sabato a Bologna ha parlato con una ragazza che era anche lei affetta da candida cronica e ha detto che è guarita (tampone negativo) con il solo yogurt...
Sandra 23/03/2010(cistite.info)

 

Miele

In uno studio egiziano è stato dimostrato che l'applicazione di miele intravaginale ha avuto risultati migliori del gruppo di controllo trattato con antimicotici di sintesi.

94 donne incinte affette da candida sono state trattate per una settimana con una miscela composta da Yogurt (62,5%), miele (25%) e acqua distillata (12,5%). Due volte al giorno venivano inseriti in vagina 30 grammi di questa soluzione attraverso un applicatore monouso.

I risultati sono stati superiori a quelli ottenuti dal gruppo trattato con antimicotici e l'irritazione delle mucose, insorta in chi aveva utilizzato creme antimicotiche, non si è presentata nel gruppo trattato con miele (tra le cui proprietà, oltre a quella antimicrobica, vi è anche quella antinfiammatoria, quella trofica, quella antiossidante, quella elasticizzante e quella rigenerante degli epiteli di rivestimento).

In questo stesso studio si è constatato che la soluzione di yogurt e miele, ha eliminato anche le colonie di Streptococchi e Staphilococchi nelle donne che oltre alla micosi presentavano vaginosi.

 

Alcalinizzanti

E' credenza popolare che la candida viva bene in mabiente acido e che l'alcalinizzazione ne ostacoli la sopravvivenza. Tuttavia un importante studio scientifico ha dimostrato che la candida vive bene in ambiente neutro (ph uguale a 7), che in ambiente alcalino attiva i suoi filamenti patogeni (ife) e che in ambiente acido è in grado di alzare il ph da 4 a 7 in sole 12 ore producendo ammonio, dimostrandosi adattabile a qualsiasi ambiente.

Si può ottenere l'alcalinizzazione intestinale con il classico bicarbonato di sodio, con prodotti preconfezionati a base di sali minerali (potassio, ferro, calcio, magnesio) o con la dieta. Essi agiscono aumentando il ph a livello intestinale, ematico e vescicale.

Per alcalinizzare l'ambiente vaginale si possono invece effettuare lavande alcaline composte da acqua fisiologica in cui è stato disciolto un cucchiaio di bicarbonato di sodio introdotta in vagina con una siringa senza ago. Il rischio è però quello di alcalinizzare troppo e danneggiare ulteriormente i lattobacilli. Prima di utilizzare alcalinizzanti vaginali è assolutamente necessario valutare il ph vaginale per assicurarsi che non sia già troppo elevato (superiore a 5). Chi adotta questo rimedio consiglia di alternare le lavande alcaline di bicarbonato di sodio a quelle acide a base di aceto seguite dall'introduzione di fermenti lattici vaginali. La lavanda alcalina ostacolerebbe la riproduzione della candida, mentre quella acida favorirebbe la riproduzione di lattobacilli benefici, il cui ambiente ideale è appunto acido.

“Ragazze,visto che la candida è correlata alla cistite e molte ne soffrono anche tra voi, mi sento di riportarvi la cura che ha fatto questa ragazza che ne soffriva da anni ogni mese,sembra che le sia passata e che stia passando anche ad altre ragazze: (...)
Per sei mesi, ogni giorno prendere 2 cps di (...)fermenti lattici vivi (...).
Associare quindi la terapia locale da fare per un mese e ogni qual volta doveste avere la candida:
Alternare lavande acide a lavande di bicarbonato, ogni 2 giorni.
- Una lavanda interna di soluzione satura di bicarbonato di sodio alla sera e una al mattino.
(Far riscaldare mezzo lt di acqua e aggiungere un cucchiaio di bicarbonato alla volta, mescolando bene fra un cucchiaio e l'altro. Quando noterai che il bicarbonato rimane attaccato al cucchiaio per qualche secondo vuol dire che la Soluzione e' Satura. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare a temperatura ambiente. Poi fare la lavanda.)
-- Una Lavanda Acida (mezzo lt di acqua tiepida e un cucchiaio di Aceto di vino bianco- serve a creare un Ph acido e un ambiente sfavorevole alla Recidiva)
--Subito dopo inserire un ovulo di Normogin (lactobacilli per ripristinare la Flora vaginale) e poi un' altro al mattino seguente.
Continuare con 2 ovuli di Normogin al giorno (matt e sera) per 5 giorni.”
Streganoite 16/03/2009 (Alfemminile.com)

Sebbene uno studio abbia dimostrato che la candida non aderisce alla mucosa vaginale in ambiente estremamente alcalino (ph 8-9), bisogna considerare che anche col bicarbonato di sodio è molto difficile riprodurre un ph così elevato a livello vaginale per un periodo sufficientemente lungo da ostacolare l'adesione della candida alle pareti vaginali.

 

Tea tree oil (malaleuca alternifolia)

Ha spiccati effetti antimicotici , antibiotici, antivirali ed antiprotozoari. Esistono in commercio formulazioni contenenti questo elemento sia per uso orale, che per uso topico/vaginale. Purtroppo il tea tree oil ha un effetto molto irritante sulle mucose delicate e sulla cute non perfettamente integra.

 

Permanganato di potassio

Per lavande vulvari e vaginali in diluizione allo 0,01%, ha azione disinfettante (soprattutto su patogeni anaerobi in quanto è un ottimo ossidante), antipruriginosa e astringente. Il teschio crociato sulla confezione indica semplicemente che queste compresse, da sciogliere nell'acqua, non sono commestibili e non, come vorranno farvi credere alcuni farmacisti poco informati, che è un prodotto velenoso e tossico! In realtà a livello della cute è meno irritante dei classici disinfettanti presenti in commercio. Tuttavia perché sia efficace ha bisogno di tempi di contatto lunghi (almeno 5 minuti) e questo rende scomoda l'applicazione e potenzialmente irritante. Inoltre altera la flora batterica vaginale aumentando il rischio di vaginite aerobica.

 

Acido borico

Acidificante ed antimicotico. Ha efficacia superiore rispetto agli antimicotici azolici soprattutto in caso di candida non albicans. Anche l'acido borico può irritare le mucose vaginali e alterare la flora batterica. Il consiglio è quello di utilizzare questi disinfettanti solo come ultima spiaggia.

“ho avuto la geniale idea di usare la crema ab300 plus esternamente, ma l'ho sostituita subito (...) perché mi bruciava da morire (che stupida sono!)
Val 13/04/2013 (cistite.info)
http://cistite.info/forum/viewtopic.php?f=26&t=3605#p168914

 

Violetto di genziana

La tintura ha mostrato spiccata attività antimicotica. L'effetto collaterale è la secchezza delle mucose.

 

Propoli

Stimola le difese immunitarie, ha azione antinfiammatoria ed ha effetto fungicida grazie ai flavonoidi contenuti. Purtroppo agisce soprattutto contro i batteri Gram+ (categoria a cui appartiene la flora di Doderlein)

 

Vitamina C, B6 B12 e H (biotina)

Migliorano la funzionalità del sistema immunitario aumentando la risposta dell'organismo all'attacco micotico.

 

Aglio

L'allina contenuta ha spiccate attività antibiotiche, antimicotiche e antielmintiche (contro i vermi). E' però una sostanza volatile estremamente labile, le cui proprietà vengono ridotte con la cottura e con l'esposizione all'aria, quindi per ottenere i maggiori risultati è bene mangiarlo crudo, appena tagliato o applicato fresco localmente. Leggi come utilizzare l'aglio per la cura di infezioni urinarie, infezioni vaginali e candida.

 

Testimonianze

“Ciao a tutteeee!
Comincio scrivendo la cosa più importante: mi sento bene! Sto finalmente meglio! E per questo devo ringraziare Rosanna e tutte le donne che hanno arricchito il forum con le loro storie, fornendo preziosi consigli anche a chi legge dall'esterno. In effetti non ho mai scritto fin ora perché ho sempre trovato tutte le informazioni che cercavo semplicemente leggendo, per cui ho ritenuto superfluo appesantire il forum con la mia storia e le mie lagne. Ora che sto meglio voglio comunicarvelo per testimoniare che la strada proposta qui è la strada giusta. (...)
Allora mi sono fermata a riflettere.
Mi sono detta: ho preso 3 antibiotici in un mese e mezzo, e non so nemmeno perché. E' arrivato il momento di dare retta alle donne di “cistite.info”.
E così ho fatto... Ho smesso di usare antimicotici e antibiotici, ho cominciato a fare cicli di lattobacilli e miphil, ho smesso di usare detergenti per lavarmi (ovviamente ho continuato a usarli per l'ano), ho cominciato a dormire senza slip, ho cominciato a sforzarmi di rilassare la mia muscolatura ( e la frequenza minzionale è sparita come per magia), ho preso fermenti lattici per via orale. Ho parlato col mio medico di vulvodinia, e ho usato pelvilen per un periodo, e un integratore di quercitina e bromelina. Inoltre ho usato, su suggerimento del gine, le famose mutande di seta antibatteriche di cui parla la Grazziottin in un suo articolo (il responso è positivo, ma ne parlerò nella sezione apposita, è molto interessante come dispositivo ), e ho fatto un bel discorsetto col mio ragazzo, spiegandogli che da quel momento avremmo dovuto fare attenzione durante i rapporti, perché io non dovevo farmi male, e che avremmo dovuto usare un lubrificante. Parlare col mio ragazzo è stato fondamentale. Non che prima non parlassimo, ma comunque è stata un'occasione per aprirmi di più. Ah, dimenticavo: ho preso il mannosio come prevenzione per la cistite. E ho prenotato una visita da Pesce, che poi ho disdetto perché stavo meglio.
Risultato: niente cistite da più di un anno! I sintomi a livello vaginale invece sono tornati dopo ben 9 mesi di tregua (...) nel periodo pre-ciclo. (…) Ho messo difesan la prima sera, crema elleffe tutte le sere per 6 gg, lactonorm per due gg dopo il difesan e poi kramegin per 4 gg. Con questi accorgimenti, i sintomi mi sono passati in una settimana, e il giorno prima che mi venisse il ciclo stavo già bene.
Da questa ricadutina sono passati circa due mesi, sto continuando con i lattobacilli 5 giorni prima e 5 dopo, e per ora sto bene!
(...)Un'ultima cosa: è stato fondamentale per me cambiare atteggiamento mentale. All'inizio mi sono fatta schiacciare dal mio problema, dai fastidi che avevo. Mi sono sentita sbagliata e depressa. Ho perso tempo all'università perché ero concentrata sempre sul fastidio che avevo. Quei nove mesi di benessere conquistati grazie al vostro aiuto (anche se indiretto) mi hanno permesso di cambiare atteggiamento mentale. Ora ho una consapevolezza: io ce la farò. Ne uscirò in un modo o nell'altro. Anzi, nonostante le ricadute sento che ne sono già uscita. Se ho qualche piccolo fastidio, non vado nel panico, ma cerco di pensare ad altro. Sono più serena. So come affrontare la cosa se dovesse ripresentarsi. So che in ogni caso ci sarà una soluzione, e mi sento certa di questo.
E per questo vi ringrazio infinitamente.”
Val 13/04/2013 (cistite.info)
“Tranquilla, anch'io quando avevo la candida aveva rapporti scoperti eppure il mio lui è sempre stato bene”
Sweetlady80 19/03/2011 (cistite.info)
“Da due giorni ce l'ha Daniel!!! Mai tranquilli. Avevamo avuto un rapporto la sera prima, beh, una buona notizia c'è: IO NON HO NULLA. Questo significa che i nostri sospetti sono fondati, non si contagia, a meno di non avere una flora batterica già debilitata”
StregaNoite 28/10/ 2010 (cistite.info)

Le terapie antimicotiche di sintesi più utilizzate appartengono a tre categorie:

La scelta del farmaco da utilizzare va fatta anche in base al tipo di candida implicata nell'infezione attraverso tipizzazione ed antimicogramma; la candida glabrata, la candida krusei e alcuni ceppi di candida albicans per esempio non sono sensibili a molti azolici.

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Cistite.info ha messo appunto uno Schema di cura specifico per aiutarti a combattere e prevenire la Candida vaginale.

La somministrazione degli antimicotici può essere sia locale, che orale. Se da una parte quella locale è preferibile perché è esente dagli effetti collaterali sistemici tipici della terapia orale, dall'altra altera la flora batterica aumentando il rischio di infezioni vaginali, uretrali e vescicali. Inoltre può provocare reazioni locali di sensibilizzazione e irritazione soprattutto in caso di mucose delicate o danneggiate, con conseguenti bruciori, dispareunia, infiammazione della vulva, vestibolodinia, che può andare incontro a cronicizzazione e sfociare in vulvodinia.

Attenzione! La stessa vestibolodinia può essere causa di infezione da candida poiché, danneggiando il primo strato epiteliale della mucosa, apre il varco alla penetrazione di candida nei tessuti sottostanti. La conseguenza è l'instaurarsi di un circolo vizioso che più si protrae, più provoca danni e più sarà impegnativo interrompere.

Dati i frequenti effetti collaterali e la frequente inefficacia degli antimicotici di sintesi è possibile curare la candida con rimedi naturali, che non puntano solo a combattere il fungo, ma anche a ricostruire le difese. Senza recupero dell'equilibrio locale nessuna terapia antimicotica potrà sortire effetti duraturi e la recidiva tornerà più aggressiva di prima.

Approfondimento:
il Protocollo Miriam, la cura naturale contro la candida

Azolici

Fluconazolo (Diflucan), itraconazolo (Sporanox), cotrimazolo (Canesten), miconazolo (Daktarin), econazolo (Pevaryl), ketoconazolo (Nizoral)

I derivati azolici possiedono anche attività antibatterica limitatamente ai batteri Gram-positivi con conseguenti ripercussioni negative sulla flora batterica vaginale ed intestinale che aprono la strada ad ulteriori infezioni sia batteriche che funginee.

Molteplici, e taluni molto gravi, sono gli effetti collaterali degli azoli presi per via orale: gravi danni al fegato (anche in chi non ha problemi epatici), ai reni, al cuore, ai componenti del sangue. Per cui è sempre consigliabile utilizzarli solo se strettamente necessario (in caso per esempio di candidosi grave e generalizzata) preferendo i trattamenti locali laddove necessario. La FDA americana e l'agenzia italiana del farmaco hanno già evidenziato la nocività di questi antimicotici richiedendo che se ne faccia uso solo se estremamente necessario e monitorando i pazienti che li assumono.

 

Polienici

Nistatina (Mycostatin)

I polienici non hanno azione tossica per l'organismo (come gli azolici) in quanto non vengono assorbiti dalle pareti intestinali e quindi non entrano nel circolo sanguigno, restando nell'intestino dove eliminano la candida laddove ce ne fosse in maggior quantità. Tuttavia questo rappresenta un limite perché non entrando in circolo non potrà mai arrivare a livello genitale e quindi ha poca utilità nelle infezioni vaginali, per le quali sarebbe più efficace l'applicazione di Nistatina locale. E' efficace anche contro la candida non albicans.

Il farmaco che, nonostante pareri discordanti, ha rivelato maggior efficacia e minori effetti collaterali è proprio la nistatina in quanto è quello che sviluppa meno resistenze e quindi meno recidive. Purtroppo gli interessi delle case farmaceutiche si concentrano sui più moderni azolici, di cui hanno ancora il diritto di brevetto e quindi più remunerativi, spingendo e promuovendo questi anziché la nistatina, più vecchia, più sicura e più economica, ma con brevetto scaduto.

 

Echinocandine

Sono l'ultimo ritrovato della ricerca farmacologica. Hanno un ampio spettro d'azione che li vede efficaci su tutte le specie di candida. Pur non essendo privi di effetti collaterali, la loro alta tollerabilità consente l'utilizzo anche in età neonatale. Esiste attualmente solo la possibilità di somministrazione endovena, pertanto viene utilizzata in pazienti particolari con infezioni invasive che coinvolgono piuttosto l'organismo che parti di esso.

 

Testimonianze

“dai 22 anni ho cominciato a soffrire di candida che è stata mal curata per almeno 5 anni, con antimicotici e creme anche nei momenti in cui non ce n'era bisogno...sono stata da diversi ginecologi, anche in clinica universitaria, e tutti mi dicevano che avevo un'infiammazione inspiegabile e continua, che forse erano state tutti queste creme che avevano sensibilizzato la zona,che la mucosa vaginale era diventata sottile e delicata”
Felicsia 08/02/2011 (cistite.info)
“comincio a prendere antimicotici per curare quella che viene diagnosticata ancora una volta come candida. Senza tampone. Prendo un po' tutti gli antimicotici esistenti per due anni, ad intervalli di quattro mesi più o meno tra un episodio e l'altro. Cosa molto importante che ho notato: dopo ogni cura con antimicotici, mi rimaneva un bruciorino fisso, lieve ma persistente. Ora credo che si trattasse di vestibolite. Causata dalla candida? No, dagli antimicotici.
Val 13/04/2013 (cistite.info)
“Dopo gli antimicotici sono iniziati i fastidi insopportabili, prurito terribile e bruciore. Altrimenti stavo bene. Se ci ripenso mi mangio le mani.”
Miriam 22/12/2011 (cistite.info)
“Intanto il meclon l'ho sospeso dopo due giorni, perché la mia vagina non tollerava più niente e più mettevo quelle maledette creme, più stavo male.”
Val 13/04/2013 (cistite.info)
orchidea

Le infezioni vaginali sono sempre la conseguenza di uno squilibrio vaginale che prevede l'alterazione di 3 fattori: aumento del ph, diminuzione dei lattobacilli e indebolimento della mucosa genitale. Per poter far fronte alle infezioni vaginali sarà necessario ripristinare un corretto ph vaginale, rinforzare la mucosa e ricostituire una valida flora batterica ricorrendo a diversi alleati da applicare localmente o da assumere oralmente.

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La nostra associazione in questi anni ha accumulato molte esperienze e molte testimonianze sulle varie cure naturali utili a guarire da vaginiti, vaginosi e micosi da candida. Analizzando i vari risultati ottenuti nel nostro forum abbiamo formulato un protocollo (Protocollo Miriam) basato su prodotti e rimedi naturali che finora hanno dimostrato il miglior rapporto tra beneficio e tollerabilità.

Ricevi gratis il protocollo Miriam
schema protocollo miriam

 

 

Fermenti lattici

I fermenti lattici (lattobacilli) sono batteri benefici che tengono a bada i microrganismi in grado di sviluppare infezione. Sono presenti sia in vagina che nell'intestino. Una loro diminuzione provoca l'aumento di virus, batteri e funghi patogeni.

Delia et Al, al termine di un importante studio scientifico scrivono:

Conclusioni. Questo studio conferma la validità della terapia con lattobacilli per via vaginale nel trattamento della vaginosi e dimostra che l’associazione della terapia per via orale è utile a equilibrare l’ambiente vaginale con quello della microflora intestinale che sembra mantenere i risultati positivi anche a distanza di tempo. L’utilizzo di probiotici sembra avere un ruolo determinante nella risoluzione di una patologia quale la vaginosi e si pone come alternativa alle classiche terapie antibiotiche locali.

Si eviterebbero numerosissime infezioni vaginali se si somministrassero lattobacilli orali e locali ogni volta che una donna viene sottoposta a terapia antibiotica (per qualsiasi malattia, anche per la bronchite o un'estrazione dentale, per esempio), ad ogni donna in trattamento con estrogeni e/o progesterone, ad ogni donna gravida, ad ogni donna in menopausa, ad ogni donna affetta da vulvodinia o da dermatosi, o dopo/durante una malattia debilitante.

Importante unire l'assunzione orale di fermenti lattici all'applicazione degli stessi a livello vaginale.
La somministrazione vaginale di Lattobacillus infatti si è dimostrata utile nel ridurre del 30/40% l'adesione della candida alle pareti vaginali. Anche la somministrazione di semplice yogurt contenente Lattobacillus acidophylus vivo riduce sensibilmente la vaginite da candida.

 

Yogurt

Lo yogurt ha il duplice effetto di acidificare l'ambiente vaginale ed apportare lattobacilli. E' estremamente prezioso non solo a livello intestinale assunto per bocca, ma anche a livello vaginale inserito tramite siringa o applicatore. E' preferibile uno yogurt con Lattobacillus acidophylus (meglio ancora se DDS1). L'applicazione vaginale andrebbe effettuata prima di andare a dormire in modo tale che la posizione orizzontale assunta durante la notte non faccia fuoriuscire lo yogurt, che resterà in sede più a lungo.

Leggi nel forum le nostre esperienze con lo yogurt applicato in vagina.

Ieri sono stata da (Dr Pesce, Roma. nda) La vaginite da candida invece sta migliorando con il solo yogurt, le perdite sono nettamente diminuite. Ora vedo di proseguire la cura ancora per un pò e poi faccio il tampone... il dott ha detto che sabato a Bologna ha parlato con una ragazza che era anche lei affetta da candida cronica e ha detto che è guarita (tampone negativo) con il solo yogurt...
Sandra 23/03/2010(cistite.info)

 

Miele

Il miele ha proprietà  antimicrobiche, antinfiammatorie, trofiche, antiossidanti, elasticizzanti e rigeneranti degli epiteli di rivestimento.

In uno studio egiziano è stato dimostrato che l'applicazione di miele intravaginale ha avuto risultati migliori del gruppo di controllo trattato con antimicotici di sintesi e l'irritazione delle mucose, insorta in chi aveva utilizzato creme antimicotiche, non si è presentata nel gruppo trattato con il miele.

In questo stesso studio si è constatato che la soluzione di yogurt e miele, ha eliminato anche le colonie di Streptococchi e Staphilococchi nelle donne che oltre alla micosi presentavano vaginosi.

 

Antiossidanti

Chiamati anche antiradicali liberi, riparano il danno cellulare ricevuto dalle mucose, impedendo la penetrazione dei batteri negli strati inferiori più fragili.

Questi antiossidanti si trovano nei vegetali (polifenoli e bioflavonoidi come la quercetina), nelle vitamine (vitamina C, vitamina E, carotenoidi come il licopene) e nei micronutrienti (selenio, zinco, rame, glutatione, coenzima Q10, melatonina, acido urico).

Possono essere assunti tramite cibi o integratori o, ancor meglio, applicati in vagina tramite ovuli, tavolette, gel, olii e creme.

 

Riepitelizzanti

I riepitelizzanti sono sostanze che riparano i tessuti lesionati cicatrizzando le microlesioni e rinforzando la struttura di base, che diventa così più resistente alle aggressioni esterne (batteriche, virali, funginee, chimiche e meccaniche).

Ottimi riepitelizzanti sono per esempio le vitamine A ed E (ottima la vitamina E spray del Dr Tili), l'acido ialuronico, l'aloe vera, l'olio di cocco, l'allantoina, il pantenolo, l'olio di manorle dolci, l'olio Vea, Tiobec, Lietofix, ecc).

Acidificanti

L'ambiente vaginale è acido. L'acidità consente la sopravvivenza dei lattobacilli benefici, utili a contrastare i microrganismi patogeni.
Un ph compreso tra 3,5 e 4,5 rivela la presenza di lattobacilli in quantità ottimale. In caso di innalzamento del ph (a causa della menopausa, delle terapie locali, dell'eccessiva igiene intima, della pillola o altri contraccettivi locali estro-progestinici) il rischio di infezione aumenta, pertanto bisognerà ripristinare l'acidità vaginale ottimale con prodotti specifici.

Il ph vaginale può essere comodamente valutato a domicilio con gli stick per la rilevazione del ph vaginale.

Puoi ottenere l'acificazione vaginale con prodotti specifici (per esempio con Rephresh gel), ma anche con lavande casalinghe a base di aceto o con del semplice yogurt tenuto in vagina durante la notte.

Uno studio su 45 donne ha dimostrato che la semplice acidificazione dell'ambiente vaginale attraverso prodotti specifici (policarbophil-carbopol acidic), ha risolto completamente la vaginosi nel 93% delle donne sottoposte a tale cura.

 

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Cistite.info ha messo appunto uno Schema di cura specifico per aiutarti a combattere e prevenire la Candida vaginale.

 

La dieta anticandida più diffusa

La dieta popolare anticandida (quella cioè non avvalorata da basi e studi scientifici), prevede che per almeno due mesi si debbano evitare alcuni alimenti:

  • tutti gli zuccheri compresa la frutta molto dolce (alcuni consentono l'uso di zucchero di canna e miele dopo le prime 2 settimane di dieta),
  • i carboidrati come pasta, pane e cereali (alcuni consentono la pasta integrale, il pane integrale non lievitato o quello lievitato con pasta acida o lievito madre),
  • i latticini (alcuni permettono i formaggi freschi come la mozzarella, altri solo i formaggi stagionati com e il Parmigiano),
  • i lieviti
  • caffè, tè, cioccolata, alcool.

Suggeriti invece nella dieta: semi di lino per favorire le funzioni intestinali, legumi e cereali integrali non lievitati, molta verdura e frutta fresche, zenzero, cannella, aglio, origano.

 

Ma è davvero così efficace?

Siamo a sostegno dell'importanza di una dieta sana ed equilibrata, che limiti o elimini totalmente zuccheri raffinati, carboidrati ad alto indice glicemico e alimenti processati, ma non per sconfiggere la candida, bensì per il benessere dell'intero organismo, dal quale anche la salute vulvo-vaginale trae vantaggio.

Riteniamo che al di là della dieta, che sicuramente può aiutare, la strategia principale per sconfiggere la candida sia il trattamento locale e il ripristino delle proprie difese vaginali. Per farlo abbiamo messo a punto un apposito protocollo sulla base delle esperienze racolte in 15 anni di attività.

Leggi il nostro Protocollo Miriam

Siamo inoltre convinti che i binomi candida/zucchero e candida/lieviti siano miti da sfatare, come puoi leggere di seguito.

Zucchero: il primo mito da sfatare

In base all'esperienza accumulata in questi anni di costante contatto quotidiano con donne affette da candida, non ci risulta che la dieta priva di carboidrati e zuccheri abbia un'azione diretta su questa micosi. Sicuramente però può avere benefici a livello intestinale in quanto la dieta che viene proposta contro la candida è decisamente più sana ed equilibrata rispetto ad un regime alimentare ricco di carboidrati e zuccheri raffinati. Di conseguenza, anche gli altri organi INDIRETTAMENTE ne traggono beneficio.

E' da sfatare però il mito che la candida si nutra di zucchero. Nutrendosi “anche” di zuccheri (come fruttosio, glucosio e lattosio), si era ipotizzato che l'eliminazione dalla dieta di questi elementi, potesse togliere nutrimento alla candida, indebolendola e facendola soccombere. Tuttavia non esistono studi che confermino questa tesi. La candida infatti si “nutre” di svariate sostanze oltre agli zuccheri: aminoacidi, fosfati, nitrati, ferro, ecc. Quest'ultimo (il ferro) riveste un ruolo fondamentale: senza questo minerale la candida soccombe; per questo è più utile privare questo fungo di ferro (per esempio attraverso l'assunzione di lattoferrina, una proteina che sequestra il ferro ai patogeni rendendolo invece più disponibile per l'organismo umano). Non serve a nulla toglierle solo lo zucchero; è come voler ammazzare un uomo privandolo di lasagne alla bolognese!

 

Lieviti: il secondo mito da sfatare

E' stato ampiamente dimostrato che i lieviti entrano in competizione con la candida ostacolandone la sopravvivenza, poiché anche la candida è un lievito. Il Saccharomyces boulardii è un esempio di lievito attivo contro la candida. Togliere quindi questa sostanza dalla dieta non ridurrà la presenza della candida, anzi...

 

ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.